Prima pensavi a Sabina, mia cugina. Eri solo un servo, Pietro Benu. Poi, mi hai fatto ammalare di una passione malvagia. Non dovevi farmi innamorare di te, non dovevi innamorarti di me.
Mi hai fatto percorrere la via del male insieme a te.
Giuri di essere onesto, marito mio, ma lo so che hai ucciso Francesco, il mio primo marito, so che ti hanno aiutato, so di Zuanne… ma io sono una Noina, sono una signora, chiamale convenzioni sociali, ma non ti denuncerò, Pietro.
Ti ho sposato, inglobo il tuo male oscuro come parte della mia vita. Sei il mio dolore, la mia colpa necessaria, da tenere segreta, silenziata, l’insano frutto di una passione travolgente, demoniaca.
Morirò con te, di te: sei il male, dentro di me.
P.S. | Post Scriptum Istantaneo
Male dentro è un’omaggio, un’inquadratura alternativa, istantanea del romanzo La via del male di Grazia Deledda.