La via del male | Grazia Deledda

La via del male | Grazia Deledda

Un’elegante voce narrante accompagna Pietro e Maria, i protagonisti, lungo la propria via del male, il proprio romanzo d’amore, “di passione”, in una Nuoro divisa in classi sociali dai confini netti che si affaccia ai primi del ‘900 e che il premio Nobel Grazia Deledda dipinge –con largo anticipo– con la stessa “marmorea ferocia” di Salvatore Satta.

La via del male è una via intima, quasi poetica.

Una via che si evolve in sogno mentre sfiora le aspirazioni dei personaggi letterari. Esseri quasi tridimensionali capaci di farsi trasportare dai sentimenti più estremi, irrazionali.

Le convenzioni sociali diventano terreno di immoralità.

L’ossessione, la vendetta, il culto del denaro, l’omicidio abbracciano il sogno malefico, la trama che si avvolge in un triangolo amoroso “mutante” che si allarga fino a diventare quadrato, per sintetizzarsi simbolicamente, nell’ambiguo finale, in punto: la passione diventa una colpa da tenere segreta, condanna al dolore, all’eterna solitudine.

La via del male, il romanzo di Grazia Deledda ti attrae?

P.S. | Post scriptum istantaneo

Chi è Grazia Deledda?

Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936), unica donna italiana a potersi fregiare del Premio Nobel per la letteratura –premio che consegue nel 1926– è una scrittrice che sviluppa una poetica originale, tra lirismo e verismo. Oltre a La via del male, tra i suoi romanzi il più noto è Canne al vento.

–Oltre le 250 parole… la citazione istantanea:

La via del male, Grazia Deledda, frasi:

«Come nessun medico poteva guarire il loro male, nessun giudice poteva condannarli ad una pena maggiore di quella a cui erano condannati. Ella ricordava appunto di aver veduto, una volta, una fila di condannati diretti ad una colonia penale. Procedevano a due a due, incatenati assieme. Ella e Pietro erano simili a quei disgraziati; legati da una stessa catena, diretti allo stesso luogo di castigo. Da anni ed anni essi procedevano assieme per una via grigia, vigilata dal fantasma del male: ed erano giunti ad un crocicchio, adesso, intorno al quale s’aprivano altre strade, tutte eguali, tortuose e buie. Tanto valeva prenderne l’una o l’altra: tutte conducevano allo stesso luogo di espiazione».