La trama di La via del male in [massimo] 20 parole [No spoiler]
Un’elegante voce narrante accompagna Pietro e Maria, i protagonisti, lungo la via del male, il proprio romanzo “di passione”.
La via del male, recensione istantanea [massimo 250 parole]
Il romanzo trasferisce il lettore in una Nuoro divisa in classi sociali dai confini netti che si affaccia ai primi del ‘900 e che il premio Nobel Grazia Deledda dipinge – con largo anticipo – con la stessa “marmorea ferocia” di Salvatore Satta.
Cos’è la via del male?
La via del male che dà il titolo al romanzo è una via intima, quasi poetica. Una via che si evolve in sogno mentre sfiora le aspirazioni dei personaggi letterari. Esseri quasi tridimensionali capaci di farsi trasportare dai sentimenti più estremi, irrazionali.
Che ruolo hanno le convenzioni sociali dentro La via del male?
Le convenzioni sociali diventano terreno di immoralità. L’ossessione, la vendetta, il culto del denaro, l’omicidio abbracciano il sogno malefico, la trama che si avvolge in un triangolo amoroso “mutante” che si allarga fino a diventare quadrato, per sintetizzarsi simbolicamente, nell’ambiguo finale, in punto: la passione diventa una colpa da tenere segreta, condanna al dolore, all’eterna solitudine.
[Oltre le 250 parole…]
P.S. | Post Scriptum Istantaneo
Chi è Grazia Deledda?
Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936), unica donna italiana a potersi fregiare del Premio Nobel per la letteratura – premio che consegue nel 1926 – è una scrittrice che sviluppa una poetica originale, tra lirismo e verismo. Oltre a La via del male, tra i suoi romanzi il più noto è Canne al vento.
La via del male, Grazia Deledda, frasi:
«Come nessun medico poteva guarire il loro male, nessun giudice poteva condannarli ad una pena maggiore di quella a cui erano condannati. Ella ricordava appunto di aver veduto, una volta, una fila di condannati diretti ad una colonia penale. Procedevano a due a due, incatenati assieme. Ella e Pietro erano simili a quei disgraziati; legati da una stessa catena, diretti allo stesso luogo di castigo. Da anni ed anni essi procedevano assieme per una via grigia, vigilata dal fantasma del male: ed erano giunti ad un crocicchio, adesso, intorno al quale s’aprivano altre strade, tutte eguali, tortuose e buie. Tanto valeva prenderne l’una o l’altra: tutte conducevano allo stesso luogo di espiazione».