La trama di Amore, Prozac e altre curiosità, in [massimo] 20 parole [No spoiler]
3 vite. 3 sorelle. 3 rette parallele si ribellano al vuoto delle loro esistenze drogate (legalmente e illegalmente) rivelandosi convergenti.
Amore, Prozac e altre curiosità, recensione istantanea [massimo 250 parole]
Il debutto nel mondo del romanzo di Lucía Etxebarria è un alfabeto di capitoli che triplica la voce autoriale, lasciando posto alle voci di tre sorelle, Cristina, Rosa, Ana.
I 24 anni ritmati da sesso, amori disperati, autolesionismo, droga e musica techno di Cristina si alternano alla carriera della trentenne geniale Rosa, alle prese con l’apatia, il Prozac, il patriarcato nella vita e nel posto di lavoro, mentre la depressione, le anfetamine travolgono Ana, casalinga e madre poco più che trentenne in crisi di valori e ideali.
Siamo di fronte al No future della Generazione X?
I diari di bordo che strutturano il romanzo sembrano escludere il futuro, materializzando quel “no future” punk e poi “X”, ma in realtà l’opera rilascia un messaggio di speranza: quel no future può essere cambiato quando lo sguardo che ci definisce cessa di essere quello altrui per diventare il nostro.
Eva o Lilith?
Le tre protagoniste tratteggiate da Etxebarria sono sì perse nella totale disillusione, ma mentre remixano i loro ricordi carichi di abusi, violenze, incomprensioni e ironia con le loro azioni quotidiane, si scoprono tre facce della stessa medaglia: tre donne capaci di poter autodefinirsi, capaci di poter dire la loro e di non essere solo tre pronipoti passive della Eva biblica, ma guerriere, moderne demoni in un mondo crudele e demoniaco di cui Madrid – più di 40 anni dopo Tiempo de Silencio – appare suo malgrado metonimia.
Tre donne in cerca della propria identità, in maniera autonoma. Tre volte Lilith.
[Oltre le 250 parole…]
P. S. | Post Scriptum Istantaneo
Chi è Lucía Etxebarria?
Lucía Etxebarria de Asteinza (Valencia, 1966) è tra le scrittrici spagnole più importanti della sua generazione: la generazione X. Di impronta femminista, le sue opere sono tradotte in varie lingue e hanno ottenuto premi prestigiosi come, tra gli altri, il Premio Nadal con Beatriz e i corpi celesti (1998) e il Premio Planeta 2004 con Una donna in bilico. Il suo Amore, Prozac e altre curiosità è stato portato al cinema dal regista Miguel Santesmases, con il titolo Amor, curiosidad, prozak y dudas nel 2001.
Lucía Etxebarria, Amore, Prozac e altre curiosità, frasi
«Alcuni avanzano forte, sono alti, orgogliosi. Sono fermi e ostinati, dritti come pali. Potenti e astuti, sicuri di sé, bravi calcolatori, maturi, decisi, intenzionati a invadere tutto. Entrano e la fanno da padrone e alla fine, nel loro studio, belli fermi e perfettamente incastrati, capiscono che quello è il loro posto e sanno cosa fare. Entrano, escono, e nel frattempo si emozionano, accelerano coscienti del loro dominio. Domini di una notte, monarchie di un bacio.»