La trama di Il visconte dimezzato, in [massimo] 20 parole [No spoiler]
Da una guerra contro i turchi, il visconte Medardo di Terralba torna dimezzato: una metà malefica, l’altra buona…
Il visconte dimezzato, recensione istantanea [massimo 250 parole]
Pubblicato nel 1952 e scritto con leggerezza, nel senso calviniano del termine e pertanto senza superficialità alcuna, ma con un’ironia raffinata capace di rivestire la tristezza dei fatti narrati con un velo di grottesca e divertente bizzarria, Il visconte dimezzato parte da un’avventura chisciottesca per esplodere, come la bomba che dimezza in due metà perfette il protagonista, il Visconte Medardo di Terralba, in una riflessione sul male, sul bene, sull’essere umano.
Qual è il tema principale di Il visconte dimezzato?
L’incompletezza dell’uomo contemporaneo: di essa, le due metà separate e assurde di Medardo ne sono allegoria. Due metà su cui l’autore dipinge con chiarezza ora la nostra umana cattiveria, ora la nostra bontà, rendendole disumane in quanto espresse in purezza, senza mischiarsi: se il visconte malefico è diabolico, ugualmente inumano è il suo alter ego buono.
Ma se Medardo è allegoria dell’incompletezza umana, non è da meno il mondo in cui si muove: un divertente girone “pieno di responsabilità e di fuochi fatui”, personaggi kafkiani, insensibili, moralisti, decadenti, ridicoli e praticamente tutti assurdi almeno quanto Medardo. Essi sono tutti raccontati dalla vera voce del romanzo: un anonimo nipote del visconte, orfano, bambino e quindi esplicitamente incompleto, adulto in potenza, incompleto persino dopo che Medardo combatterà per tornare (ci riuscirà?) alla sua interezza (esistono esseri umani interi, risolti?).
Il messaggio del libro
È lo stesso Italo Calvino (Il Gusto dei contemporanei, 1987) a svelarlo:
tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l’altra.
[Oltre le 250 parole…]
P. S. | Post Scriptum Istantaneo
Chi è Italo Calvino?
Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 1923 – Siena, 1985) è uno dei più importanti scrittori del XX secolo. Intellettuale impegnato, raffinato saggista, paroliere ha sperimentato diversi generi letterari con successo, raggiungendo il pubblico internazionale. Il visconte dimezzato è il primo capitolo della trilogia – strutturata sul modello dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto – I nostri antenati. Gli altri capitoli sono i romanzi: Il barone rampante del 1957 e Il cavaliere inesistente pubblicato nel 1959. Nel 1960, i tre testi vennero pubblicati da Einaudi in un’edizione unificata.
Italo Calvino, Il visconte dimezzato, frasi:
«Allora il buon Medardo disse: – O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.»
« … io faccio del male come tutti lo fanno; ma, a differenza degli altri, io ho la mano sicura.»
« … ma è chiaro che non basta un visconte completo perché diventi completo tutto il mondo.»