La trama di Bonjour Tristesse, in [massimo] 20 parole [No spoiler]
L’estate ovattata, in una Costa Azzurra piena di sole, lusso, frivolezza, della diciassettenne Cécile. Quando, perfettamente felice… scopre la tristezza.
Bonjour Tristesse, recensione istantanea [massimo 250 parole]
Pubblicato nel 1954, scritto in stato grazia, ambientato in estate, è un romanzo da leggere dopo l’autunno, anzi alla fine dell’inverno, quando la primavera si affaccia di nuovo e i ricordi dell’anno prima diventano consapevolezza. Rimorsi e tristezza nel caso di Cécile, la protagonista.
Bonjour Tristesse è il buongiorno letterario di Françoise Sagan
Opera prima capace di rendere Sagan un’icona internazionale, Bonjour Tristesse rifugge l’impegno esistenzialista dell’epoca e rappresenta la superficie umana attraverso la memoria di un’adolescente risvegliatasi, per la prima volta, triste.
Cécile parte da quando “avevo 17 anni ed ero perfettamente felice”. Un ricordo dell’estate passata in Costa azzurra con suo padre, il playboy Raymond, la modella Elsa – rappresentanti di un’estetica effimera, vuota – e Anne Larsen, eleganza, indifferenza allo stato puro.
La prosa è sofisticata tanto quanto Anne, la quale si incarica di condurre il percorso di crescita della protagonista: oltre il primo bagno nel mare della vita, nel pieno di una tristezza difficile da sopportare.
Qual è il ruolo della tristezza nel romanzo?
Se è vero che come recita la quarta di copertina [edizione Longanesi 1979] scorre nel testo il “cinismo gradevole e in fondo patetico dei suoi personaggi”, la tristezza accompagna l’evoluzione di Cécile. La porta ad affrontare tale cinismo superficiale, dandogli una profondità malinconica che non sfocerà mai in una serale “melanconia della sera” come il Meursault di Camus, ma in un’alba densa di ricordi-rimorsi dove è di nuovo estate. Un’estate che, per essere vita, non può essere solo noia, lusso, amore, sesso, ma anche, appunto, tristezza.
[Oltre le 250 parole…]
P. S. | Post Scriptum Istantaneo
Chi è Françoise Sagan?
Françoise Sagan* (Cajarc, 1935 – Équemauville, 2004) è la più famosa scrittrice (ma anche drammaturga sceneggiatrice) francese degli anni 50. Bonjour Tristesse vinse il Prix des Critiques. Dal testo, nel 1958, è stato tratto anche il film Buongiorno tristezza diretto da Otto Preminger. Tra le sue numerose opere, Un certo sorriso, Le Piace Brahms?.
*[“Sagan” è uno speudonimo – Françoise Quoirez, il vero nome – un omaggio a alla principessa Sagan di Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust.]
Françoise Sagan, Bonjour tristesse, frasi:
«Fin dall’alba, io ero in acqua, un’acqua fresca e trasparente dove affondavo e mi sfinivo in movimenti disordinati per lavarmi da tutte le ombre e da tutta la polvere di Parigi. Mi allungavo poi sulla sabbia, e prendendone una manciata, la lasciavo scorrere come il tempo; era un’idea facile ed era piacevole avere idee così facili. Era estate.»
«Poi, la frescura dell’acqua salata. Si rideva insieme, abbagliati, pigri, riconoscenti. Avevamo il sole, il mare, le risa, l’amore; li avremmo ritrovati mai come in quell’estate, con quello splendore, quell’intensità che davano loro la paura e gli altri rimorsi?»