Animali. Umani. Piante. Mettili di fianco. Di fronte. Mettili come vuoi. Descrivili, falli crescere, dove e come non importa. Non li conoscerai mai. Perlomeno se non li farai parlare.
Nessuna interrogazione. Nessun terzo grado. Fagli solo una domanda, anzi due:
Quali sono i tuoi sogni? Quali sono le tue ali?
Io sogno che dopo la rivoluzione magari il mondo sia davvero diverso. Che la nostra soggettività sia più completa. Che impariamo a soffrire e capire la sofferenza dentro e dietro le nostre anime, per crescere davvero.
Io sogno una mia indipendenza. Che non mi faccia cattiva. Che non mi renda meno femminista ogni volta che mi voglio sentire donna a modo mio. E che non ci siano più vampiri delle mie emozioni. Io sono così e basta e parlo solo se ho voglia.
Non vogliamo che le nostre emozioni siano solo un mero trapianto di letteratura in vita. Vogliamo che siano lo specchio della nostra di vita. Tutta quanta, sessuale, sentimentale, violenta, tenera. Giovane per ora, eterna se qualcuno la scrivesse.
Mi chiamo Antonia.
Mi chiamo Rocco.
Siamo noi i porci con le ali. Magari anche tu sei come noi. In fondo… perché no?
[Oltre le 250 parole…]
P.S. | Post Scriptum istantaneo
Antonia & Rocco è un omaggio al romanzo Porci con le ali di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice.